Kinesis Mission

Abbiamo sempre ritenuto che il primo step fondamentale per iniziare qualsiasi percorso di fisioterapia e rieducazione sia ascoltare.
Significa dedicare tempo a persone che hanno prima di tutto la necessità di raccontare per filo e per segno gli eventi che le hanno portate a rivolgersi a noi.

Questo diventa talvolta un momento di vero e proprio “sfogo” durante il quale il cliente esprime il grado di disfunzione, l’intensità e la frequenza del dolore con una tale varietà e coloritura di parole, frasi, modi di dire che si potrebbero riempire delle pagine.

È un fiume di informazioni non sempre facile da interpretare ma che evidenzia come l’impatto emotivo, assolutamente individuale, soggettivo, unico, giochi un ruolo notevole nella percezione del disagio fisico.

Se questo flusso di notizie utili di cui noi veniamo messi al corrente fosse per qualche ragione inibito, verrebbe meno sin dall’inizio la possibilità che si instauri un rapporto di fiducia che nell’arco di settimane o addirittura mesi verrà via via ulteriormente rinsaldato.

Nel primo incontro e durante le prime sedute di trattamento il cliente deve avere la netta percezione che qualcuno si stia occupando di lui, del suo specifico caso, che non potrà mai essere affrontato allo stesso identico modo di altri, seppur simili.

In questi non pochi anni di cammino del progetto KINESIS abbiamo potuto quindi constatare che – lungi da noi la sciocca pretesa dell’infallibilità – se nell’approccio ad un problema vi è la giusta miscela di competenze tecnico scientifiche e capacità di relazionarsi con il cliente, allora i risultati positivi possono arrivare con una certa continuità.

” È IMPOSSIBILE CONOSCERE GLI UOMINI SENZA CONOSCERE LA FORZA DELLE PAROLE ” 

SIGMUND FREUD